Harley Davidson Motorcicles : Storia di una leggenda
- Il Motar
- 7 nov 2017
- Tempo di lettura: 3 min
I fondatori del mito: da sinistra a destra Arthur Davidson, Walter Davidson, William Harley e William Davidson Se parliamo della storia della moto ci vengono in mente nomi famosi nel vecchio continente: Triumph, BMW, Moto Guzzi… Ma certo non si può prescindere da un nome che urla la sua presenza dall’altra parte dell’Oceano, un nome che è rimasto per tanti anni sinonimo di grandi cilindrate e di lunghe percorrenze chilometriche nel coast to coast… Oggi i transatlantici della strada sono diffusi un po’ dappertutto tra le case motociclistiche, europee o giapponesi che siano, ma certo quel nome continua ad essere un faro, per un certo modo di intendere il turismo in moto: Harley- Davidson. Milwaukee è una piccola città nel Wisconsin, nel cuore dell’America rurale del nord, famosa per una squadra di basket tra le più titolate nell’NBA ma anche per aver dato i natali a quella leggenda dei bikers che è l’Harley-Davidson: nel 1902 William Harley e Arthur Davidson, due ventenni intraprendenti, costruirono una bicicletta motorizzata nel garage di Arthur, uno spazio di tre metri per cinque. la prima factory della casa di Milwaukee. Da quel prototipo il 28 agosto 1903 nacque l’azienda e ne iniziò la produzione che per il primo anno si fermò al numero di tre esemplari prodotti. Il primo stabilimento vero e proprio sorse nel 1906 in Juneau Avenue dove sorge ancor oggi il quartier generale dell’azienda. La prima sede era un edificio di 240 metri quadri, nel ’07 i mezzi prodotti furono 150 e, soprattutto, iniziarono a fornire i primi mezzi alla polizia, primo gradino nella costruzione della leggenda! Le prime moto furono tutte monocilindriche, il primo bicilindrico a V di 45° nacque nel ’909: con una cilindrata di 810 cm3 erogava 7 hp e una velocità massima di 97 kmh. Venne prodotta in 1149 esemplari. Questo portò la H-D ad espandere lo stabilimento che nel ’13 raggiunse una superficie di 28.000 mq nella quale vennero prodotti in quell’anno quasi tredicimila esemplari. Il colosso del motociclismo era nato. Il motivo del successo è uno: l’unicità. Oggetto del desiderio di tanti, dalle persone comuni agli artisti, gli showman, gli attori famosi, gli sportivi, negli anni ha sempre rappresentato lo stile e la personalità di chi la possiede, diventando un tutt’uno con il motociclista. Come con una donna, il biker vive un forte legame con la sua moto resa sempre più inconfondibile grazie alle grafiche, agli adesivi e ai disegni aerografati che la rivestono secondo i gusti del proprietario. Nel corso degli anni il suo appeal non è soltanto mutato ma migliorato. L’aggiunta degli scarichi, degli ammortizzatori oppure dei borsoni laterali per i viaggi uniti al look del biker contribuiscono alla simbiosi tra moto e motociclista entrando in questo modo nell’immaginario collettivo.
Harley-Davidson è da sempre sinonimo di custom per eccellenza, di moto cromate tutte muscoli dal sound unico, di mezzi ampiamente personalizzati con cui vivere le due ruote all’insegna dell’avventura. Harley è un po’ la madre delle moto, il sogno americano che ha turbato le notti di tanti appassionati. Una storia lunga più di un secolo, fatta di tanti modelli e tante varianti uniche al mondo. Anche chi non ama il genere e mai penserebbe di comprare un’Harley-Davidson, ne riconosce l’importanza, l’autorevolezza, la fama storica e il fascino. Parliamo pur sempre di uno dei marchi più famosi e prestigiosi al mondo.
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